Il ruolo di Friulia negli anni non è venuto meno, ma oggi deve trovare una maggiore aderenza non solo allo stato attuale delle Pmi dopo anni di recessione, ma anche a una strategia che individui obiettivi di reale crescita. Lo ha affermato il presidente di Confapi del Friuli Venezia Giulia, Massimo Paniccia, incontrano oggi a Udine i vertici della Finanziaria regionale. "I numeri che oggi servono per imporsi sui mercati internazionali - ha proseguito Paniccia - non sono più quelli che hanno fatto la fortuna delle imprese industriali nei decenni passati. Il prezzo che possiamo pagare in assenza di nuove politiche è quello di scomparire dal mercato e di vedere le nostre imprese estinguersi. Abbiamo dato una valutazione complessivamente positiva sul Piano Strategico di Friulia, ma siamo preoccupati che la sua attuazione richieda tempi lunghi e che questo finisca per indebolirne l'impatto sul tessuto economico del Friuli Venezia Giulia". Per il presidente della finanziaria, Pietro Del Fabbro, "Friulia ha dedicato una grande attenzione alle specificità delle Pmi studiando e proponendo strumenti di intervento progettati proprio per questo tipo di impresa. Oggi, dopo anni di una crisi seria e pesante vediamo di fronte a noi concreti segnali di una possibile inversione di tendenza; coglierli esige capacità di reazione e strumenti gestionali, manageriali, finanziari e anche culturali adatti".