FINCANTIERI ACCUSATA DI DISCRIMINAZIONE

Un'accusa di "discriminazione" nei confronti da parte di Fincantieri, che avrebbe negato alla Fiom di svolgere assemblee a Trieste sul contratto integrativo, viene avanzata oggi dal coordinatore nazionale dei metalmeccanici Cgil, Bruno Papignani. "A differenza di Fim e Uilm - sostiene Papignani - la nostra richiesta non ha incontrato il gradimento di Fincantieri che ha messo in atto una sorta di rappresaglia nei confronti della Fiom e dei suoi iscritti, negandoci il diritto d'assemblea. Una scelta grave e ingiustificabile, sintomo di quanto l'azienda sia a corto di argomenti e di consenso - conclude - sulla vertenza in corso". "Non è stata messa in atto alcuna forma di rappresaglia nei confronti dell'organizzazione e dei suoi iscritti, ma è stato unicamente applicato quanto previsto dalle normative vigenti". Lo afferma Fincantieri in una nota,. replicando alle accuse del coordinatore nazionale Fiom Bruno Papignani su una presunta discriminazione del sindacato Cgil. La nota precisa che le norme "stabiliscono puntualmente che l'assemblea retribuita può essere convocata unicamente dalle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto. Probabilmente il coordinatore nazionale è troppo impegnato a strumentalizzare ogni singola azione aziendale per ricordarsi che la sua organizzazione - conclude l'azienda - non è firmataria del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici ormai da molti anni".