FALLITE LE COOPERATIVE OPERAIE
17/10/2014
La Procura della repubblica di Trieste ha formulato oggi istanza di fallimento della società "Cooperative operaie di Trieste, Istria e Friuli" e ha chiesto al tribunale provvedimenti cautelari a tutela del patrimonio. Sulla base dei bilanci dal 2007 al 2014 - evidenzia la Procura in una nota - le Coop evidenziano "un grave e conclamato stato di decozione", e non sono più in grado di far fronte alle obbligazioni né con mezzi ordinari né con quelli straordinari. Amministratore giudiziale della società è stato nominato l'avvocato Maurizio Consoli.Per far fronte alla situazione di "totale illiquidità", Cooperative Operaie ha fatto ricorso negli ultimi mesi a due finanziamenti erogati dal Consorzio Cooperativo Finanziario per lo sviluppo, ottenendo un primo prestito ipotecario di cinque milioni di euro, esaurito in pochissimi mesi, e un secondo di altri tre, sempre per le spese correnti. Ha prestato garanzie su alcuni dei suoi più importanti immobili, tra i quali l'ipermercato all'interno del centro commerciale "Torri d'Europa". "Scopo della procedura avviata - sottolinea il Procuratore Capo, Carlo Mastelloni - è il salvataggio di Coop, con particolare attenzione all'esigenza di garantire l'interesse dei soggetti deboli: i 600 e più lavoratori, e i titolari del prestito sociale, decine di migliaia di piccoli risparmiatori, molti di loro probabilmente non giovani, cui il default arrecherebbe un nocumento patrimoniale ma anche emotivo; senza scordare che l'onda lunga della loro incapienza economica si propagherebbe a lungo e lontano, e coinvolgerebbe l'intera città". L'impresa, prosegue la Procura giuliana, "deve perciò restare integra, conservare, oltre ai beni materiali, anche la sua forza lavoro e in generale i suoi valori immateriali, vale a dire tutto quello che fa di un coacervo di beni un'impresa, quel plus-valore che e' un'impresa vitale, con una precisa personalità, con una mission". Tra gli strumenti ipotizzabili, il concordato con riserva, una forma di commissariamento, che è nei poteri della Regione. La Procura della Repubblica "è fiduciosa nel buon esito della vicenda, nel raggiungimento dell'obiettivo, che e' salvare Cooperative Operaie; ma deve essere chiaro che è un obiettivo raggiungibile solo con un'ampia collaborazione di tutte le istituzioni e di soggetti imprenditoriali esterni", conclude la nota.