EVASIONE DI PORDENONE, EPISODIO GRAVISSIMO PER IL SINDACATO SAPPE

Un detenuto tunisino di 28 anni, addetto alle pulizie, è evaso questa mattina dal carcere di Pordenone dopo aver aggredito e ferito l'agente di polizia penitenziaria in servizio alla portineria. Ne ha dato notizia il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), precisando che si tratta di un "pluripregiudicato, con una serie infinita di reati quali sequestro di persona, rapina aggravata e violenza sessuale, e che nonostante questo profilo criminale è stato ammesso a lavorare nelle aree aperte del carcere" ? Secondo quanto riferisce il Sappe, l'agente ferito è stato colpito con un violento colpo in testa che ne ha provocato lo stordimento e "in quel momento in carcere c'erano solamente tre poliziotti penitenziari di servizio, uno dei quali è quello ferito e aggredito". Critico sull'accaduto il segretario generale del Sappe, Donato Capece. "Viene da chiedersi - afferma il sindacalista - come si sia potuto ammettere a lavorare quel detenuto in quello specifico incarico di addetto alle pulizie, che gli ha dato possibilità di muoversi liberamente nel penitenziario e, quindi, di fare quel che ha fatto: un errore gravissimo, ad avviso nostro". Per Capece, che auspica "una sinergia ed una collaborazione interforze per catturare presto l'evaso", è "del tutto evidente che fallimentare è anche l'organizzazione del lavoro e la predisposizione delle adeguate misure di sicurezza della struttura"