ETEROLOGA, SERRACCHIANI SPINGE A FAVORE

Migliaia di famiglie attendono la piena applicazione della procreazione medicalmente assistita ed è quindi giusto che i tempi per la definizione di un quadro nazionale chiaro e univoco siano molto brevi. Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, intervistata sull'argomento. "Dopo che la Consulta ha chiarito che non c'è vuoto normativo - ha aggiunto Serracchiani - il presidente Chiamparino ha individuato bene il nodo rappresentato dalla necessità di un dialogo ravvicinato tra le Regioni e il Governo. Di fronte alla possibilità che le singole Regioni hanno di far partire il servizio pubblico, credo tuttavia vada considerata anche l'opportunità di uniformare a livello nazionale la normativa". Dal momento che "spero sia definitivamente tramontata l'era delle contrapposizioni ideologiche, credo che si possa aprire in Parlamento un confronto sereno e molto celere, anche per aggiornare le linee guida ferme dal 2008". Serracchiani in questo senso rileva che "passi avanti sono stati fatti dal 2004, quando il centrodestra varava la Legge 40 che impediva la fecondazione eterologa: oggi non sembra che da quella parte giungano fuochi di sbarramento, e mi auguro che la linea della ragionevolezza sarà quella condivisa e prevalente", ha concluso la presidente Fvg.