DIGOS INDAGA PERSONA CHE INNEGGIA ALLA JIHAD
23/02/2015
- Aveva postato video su Facebook in cui parla in arabo e maneggia un kalashnikov in luoghi italiani. Notati dalle forze dell'ordine, i video sono stati analizzati individuando nel goriziano la zona dove erano stati girati. Gli agenti della Questura di Gorizia, quelli dell'antiterrorismo della Digos di Trieste, coordinati da Procura distrettuale di Trieste e Procura di Gorizia lo hanno individuato e perquisito. In casa aveva il mitra ma era un giocattolo. E' un tunisino pregiudicato, è stato denunciato per procurato allarme. I video sono stati scoperti durante un'azione di monitoraggio nel web nell'ambito dell'attività di prevenzione e vigilanza. Gli agenti della Questura di Gorizia hanno riconosciuto l'uomo armato per B.A., cittadino tunisino pregiudicato per piccoli reati comuni, già ospite del Cie di Gradisca d'Isonzo, sposato con una cittadina italiana. Gli agenti hanno selezionato alcune abitazioni dove l'uomo avrebbe potuto trovarsi e poi hanno individuato lui, con la moglie, mentre usciva da una casa a Farra d'Isonzo (Gorizia). Fermato, l'uomo è stato immobilizzato e subito dopo è stata svolta una perquisizione domiciliare nel corso della quale è stato trovato il kalashnikov, risultato però una sorta di giocattolo, un'arma non funzionante. Questa è stata sequestrata e l'uomo denunciato per procurato allarme. Le indagini continuano per stabilire se il cittadino tunisino ha legami con il mondo dell'integralismo islamico