DIFESA DEL SUOLO
26/02/2015
Difesa del suolo e utilizzo delle acque trasferite o delegate dallo Stato alla Regione, per la IV Commissione consiliare regionale presieduta da Vittorino Boem (Pd). L'assessore Sara Vito ha illustrato il relativo disegno di legge sulla materia, lo stesso ha fatto il consigliere Alessandro Colautti (Ncd) per l'emendamento sulle acque reflue domestiche presentato con Paride Cargnelutti (Ncd) in occasione della legge finanziaria 2015, poi stralciato dall'Aula. Il disegno di legge consta di 64 articoli, ripartiti in 6 Titoli, oltre all'adozione di alcuni provvedimenti attuativi. La disciplina normativa inerente la difesa del suolo oggi è molto frastagliata - ha spiegato la Vito - con una stratificazione di modifiche subite nel tempo che ha reso improcrastinabile la riscrittura e il riordino della materia. La cosa non è semplice perché si affrontano tematiche che coinvolgono la tutela dell'ambiente, sulla quale lo Stato si è riservato la potestà legislativa esclusiva, e altre che attengono al governo del territorio, sul quale alla Regione è attribuita la sola potestà legislativa concorrente. L'assessore ha affermato la difesa e l'uso legittimo del territorio e delle sue risorse, nonché la salvaguardia della sicurezza della popolazione e la preservazione dei beni nel quadro di una mirata attribuzione di competenze ai soggetti pubblici. Per la gestione dei dissesti franosi è stata prevista la segnalazione di tali fenomeni, anche attraverso il Sistema informativo sopraccitato, alla Protezione civile, la quale realizza le opere di pronto intervento e coordina i lavori d'urgenza. Gli altri interventi di sistemazione dei dissesti franosi che non presentano le caratteristiche che determinerebbero l'intervento della Protezione civile sono classificati in due tipologie, e sono realizzati dalla Regione se di rilevanza regionale o dai Comuni se di rilevanza locale. Il ddl affronta l'utilizzo delle risorse idriche. Inoltre, è istituito il Catasto regionale delle utilizzazioni d'acqua. Colautti chiede sia abrogata una parte specifica dell'art. 18 della legge regionale 13/2002. L'assessore Vito ha già affermato l'intenzione di verificare la fattibilità della cosa. L'iter del provvedimento prevede che l'11 marzo si svolgano le audizioni con i soggetti coinvolti, occasione durante la quale saranno anche presentate due petizioni, una sui pozzi artesiani e una sulla tutela del torrente Vielia, in val Tramontina. Il 19 marzo, invece, ci sarà la discussione generale e l'esame, con possibile slittamento al 24 se una sola giornata non fosse sufficiente. Il testo dovrebbe, quindi, arrivare all'attenzione dell'Aula nella sessione di lavori di fine marzo.