DEFLAZIONE SUI PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI
01/10/2014
La flessione dei prezzi nei comparti più importanti del settore agricolo regionale, dal latte alla stalla a quello dei suini vivi, fino alla diminuzione del prezzo delle uve alla raccolta e ai cereali e alla soia, viene denunciato oggi dalla Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) del Friuli Venezia Giulia. "All'origine del crollo dei prezzi - afferma il direttore, Ennio Benedetti - vi è certamente il calo dei consumi alimentari a causa della stagnazione della domanda interna, ma non va sottovalutato neppure l'impatto negativo di misure contingenti, quali l'embargo dell'Unione Europea nei confronti della Federazione Russa. Se a questi fattori aggiungiamo le condizioni meteorologiche avverse che hanno caratterizzato la stagione estiva, il quadro che emerge è fortemente critico: le imprese agricole della regione rischiano seriamente di chiudere la propria attività". La crisi dei mercati, secondo la Cia, colpisce soprattutto le aziende più strutturate e quelle che hanno introdotto innovazioni importanti, quelle cioè che hanno maggiormente investito. La Cia ritiene inoltre "paradossale che, da un lato, venga vietata la coltivazione di mais e soia Ogm e che, dall'altro, il mais e la soia del territorio, tanto elogiati in tutte le circostanze, vengano pagati come il mais Ogm importato, i cui costi di produzione sono nettamente inferiori".