DDL FIESTE FURLANE
04/03/2015
Il Consiglio regionale affronta oggi la legge per istituire la "Fieste de patrie dal Friul". Già celebrata su iniziativa delle Province di Udine, Gorizia e Pordenone, il 3 aprile di ogni anno, ricorda il dono dell'imperatore Enrico IV al Patriarca di Aquileia, Sigeardo, con la costituzione del Principato della Chiesa di Aquileia, feudo del Sacro Romano Impero. Nella relazione di maggioranza, Vincenzo Martines (Pd) ha invitato ad affrontare il provvedimento secondo la prospettiva "della difficoltà e della responsabilità di traghettare il patrimonio che deriva dalla nostra storia in una dimensione futura. Non dobbiamo infatti rendere il termine 'differenze' sinonimo di 'divisioni'. L'istituzione della 'Fieste de Patrie dal Friul' deve essere considerata quale tassello di un quadro di riferimento, storico prima di tutto, ma che ha avuto riconoscimento anche da parte del legislatore nazionale, che afferma e sviluppa l'esistenza e il ruolo delle minoranze linguistiche nel nostro Paese e quindi - ha concluso - anche nella Regione autonoma". Per Rodolfo Ziberna (FI), secondo relatore di maggioranza, gli scopi della proposta di legge "non sono assolutamente quelli di creare situazioni di privilegio o tutelare e difendere status, bensì portare un arricchimento a tutta la comunità regionale. Con questa proposta non si obbliga nulla e nessuno, bensì si vuole offrire una opportunità di conoscenza". Claudio Violino (Misto), dopo aver ripercorso la storia del 3 aprile 1077, ha sottolineato che il Patriarcato è stata "una forma di gestione particolare e autonoma del potere in queste terre poste nel cuore del continente e alla confluenza delle tre maggiori civiltà europee: slava, germanica e latino-mediterranea. Comunità ancor oggi qui rappresentate, e che ora come allora vogliono mantenere la propria identità convivendo in maniera pacifica, confrontandosi per risolvere i problemi quotidiani, ma senza perdere la consapevolezza storica delle proprie peculiarità"