CRISI SIAP

Il sito deve rimanere aperto. Gorizia e il Friuli Venezia Giulia non possono permettersi di perdere un altro pezzo del settore manifatturiero e di assistere al depauperamento del patrimonio industriale. Lo ha affermato il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, incontrando parti sociali e istituzioni sulla crisi della Siap svoltosi oggi a Trieste. Secondo Bolzonello, non è percorribile l'ipotesi avanzata dall'azienda di porre in cassa integrazione tutti gli addetti in vista di un loro ricollocamento, parte nello stabilimento di Maniago (Pordenone), parte in un altro sito in Veneto. Occorre invece aprire un tavolo sulla presenza del Gruppo Carraro in Fvg "che ponga al centro un progetto industriale per mantenere occupati e produzione a Gorizia", ha osservato. "Diventa fondamentale - ha proseguito - capire se il Gruppo Carraro intende avviare una trattativa per la cessione del ramo d'azienda o se resta fermo sulla strada della dismissione. Crediamo che ci siano tutte le condizioni perché si possa percorrere la prima ipotesi. Come Regione metteremo in campo tutti gli strumenti di politiche attive, ci porremo assieme a Friulia come interlocutori perché questo succeda", ha concluso Bolzonello. Per l'assessore al Lavoro, Loredana Panariti, "salvaguardare sia l'occupazione che il sito produttivo di Gorizia è quello che è emerso dalla riunione di oggi. La presenza del Gruppo Siap-Carraro in Friuli Venezia Giulia va affrontata globalmente, e quindi ci devono essere delle prospettive anche per le lavoratrici e per i lavoratori di Gorizia".