COMPARTO ITTICO, SI LAVORA PER FAR SISTEMA
29/01/2015
Anche nel comparto ittico del Friuli Venezia Giulia la parola d'ordine è "fare sistema", per crescere in termini di competitività, recuperare redditività e puntare allo sviluppo sostenibile. Un obiettivo condiviso dai consorzi e dalle associazioni regionali di settore e dalla Regione stessa, "secondo la quale - ha sottolineato oggi a Udine l'assessore regionale Paolo Panontin - i concetti di rete, filiera e aggregazione dovranno essere sempre più quelli dominanti". A fare il punto con Panontin sui progetti in cantiere per il settore sono stati il responsabile del settore Pesca e acquacoltura di Legacoop Fvg, Gaetano Zanutti, e il suo omologo di Confcooperative Fvg, Giovanni Dean, associazioni che rappresentano una realtà composta da circa 600 soci e un valore della produzione superiore a 36 milioni di euro. Tra gli obiettivi segnalati all'assessore, "l'ampliamento della collaborazione con le vicine Slovenia e Croazia e delle relazioni avviate con il Distretto di Pesca dell'Alto Adriatico", di cui lo stesso Panontin assumerà a breve la presidenza di turno. Grandi attese da parte dei produttori anche in rapporto all'imminente adesione ai due disciplinari di qualità 'Aqua' per i molluschi bivalvi (vongole veraci e cozze allevate), attualmente all'esame di Bruxelles, ma il cui iter dovrebbe concludersi a marzo. Tra le azioni sinergiche già realizzate, il tavolo di coordinamento regionale (con consorzi, associazioni, cooperative) e il Centro tecnico informativo (Cti) al servizio di 200 imprese del settore dell'allevamento e della pesca dei molluschi, per l'analisi e il controllo sanitario. In materia di snellimento burocratico, il settore auspica "uno sportello unico regionale per le imprese". Panontin si è impegnato su questo fronte, ma anche "a sostenere l'innovazione, anche attraverso l'attuazione del Feamp, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2014-2020", che, come annunciato da Marina Bortotto della Direzione regionale, dovrebbe mettere a disposizione dell'Italia 500 milioni di euro, di cui 10 per il Friuli Venezia (erano 400 e 9 milioni nella programmazione 2007-2013).