CISL FVG PER L'EFFICIENZA DEI PORTI.

I porti del Friuli Venezia Giulia, a cominciare da quello di Trieste, non hanno bisogno di deregolamentazione ulteriore, ma di essere componenti essenziali di una rete infrastrutturale moderna ed efficiente e regole condivise. Bisogna quindi fermare il ddl del Mise e porre fine a questo agire scoordinato tra i ministeri. Lo afferma oggi Valentino Lorelli, segretario regionale della Filt-Cgil. "Il settore dei porti e quello marittimo - prosegue Lorelli - sia pure tra grandi difficoltà non è stato devastato dalla gravissima crisi economica di questi anni. Se mettiamo insieme, invece, quanto stanno progettando e scrivendo i due ministeri con i rispettivi comitati scientifici, probabilmente uno all'insaputa dell'altro, non emerge la volontà di riformare ma semplicemente quella di avere uno spazio nel quale le regole, la sicurezza nelle attività e i diritti del lavoro siano man mano drasticamente ridotti. Non è così che si crea sviluppo: così si distruggono imprese e lavoro, e anziché riformare il settore lo si mette dentro un'instabilità di cui nessuno sente la necessità. Tutto questo per varare una politica di riforma che guardi alle necessità del paese, dei porti e della logistica, senza deformazioni ideologiche che, là dove attuate senza regole, vedi gli aeroporti, hanno prodotto solo imprese in crisi strutturale e precarizzazione del lavoro"