CINEMA MUTO: RIVIVE IL MITO DEL DOPPIO.

Il mito del "doppio", lo "strano caso" del dottor Jekyll e Mr. Hyde rivive alle Giornate del Cinema Muto, in una splendida copia della George Eastman House che sarà proiettata domani sera al Teatro Verdi di Pordenone. Prima di questa pellicola, datata 1920, c'erano già stati otto adattamenti cinematografici della celebre novella di Robert Louis Stevenson. Con questa versione l'opera conquista il grande pubblico, grazie soprattutto alla magistrale interpretazione di John Barrymore, capace di trasformarsi da star di Hollywood in mostro ripugnante, senza cadere in un involontario effetto comico. Èmerito del regista John Robertson l'aver accentuato, più che l'ossessione scientifica, il desiderio sessuale che la visione della ballerina Gina scatena in Jekyll, che risveglia in lui "gli aspetti più ignobili della sua natura". John Barrymore avrebbe dovuto essere anche il protagonista della successiva versione di Jekyll, quella celebre di Rouben Mamoulian che invece fruttò l'Oscar a Fredric March, subentrato come seconda scelta.