CGIL VUOLE INVESTIMENTI

Investimenti sulle reti, rigassificatori, nuovi processi di sinergia tra le utility, sono per la Cgil le linee guida per il nuovo piano energetico regionale. Lo ha affermato Giovanni Comparone, segretario regionale della Filctem, categoria che rappresenta quasi 2.500 lavoratori del comparto chimico-plastico, durante un convegno tenutosi a Udine alla presenza dell'assessore regionale all'Ambiente e all'energia Sara Vito. Il rapporto tra energia e politiche industriali - ha detto Comparone - non viene affrontato dal piano Rilancimpresa, ma risulta fondamentale per le prospettive di sviluppo delle imprese. Le leve su cui intervenire, per la Cgil, sono sia quella dei costi, visto che la bolletta energetica supera del 26% la media europea, sia quella della produzione, in costante deficit rispetto alla richiesta del territorio. A livello regionale, la Cgil si è schierata per l'Elettrodotto Redipuglia-Udine ovest, guarda con favore al progetto A2A sulla nuova centrale a carbone di Monfalcone, e ritiene che la centrale Elettra di Trieste, dopo l'acquisizione della Ferriera da parte di Arvedi, possa rappresentare una fonte di energia a basso costo, attraverso il riutilizzo dei gas di risulta del processo siderurgico. Opportunità importanti anche a Torviscosa, grazie al progetto Halo di rilancio del polo chimico. Vista la strutturale dipendenza dalle importazioni, per la Cgil andrebbe anche riconsiderato con attenzione il dossier rigassificatori, dopo il fallimento dei progetti off-shore e Zaule. "Seguiamo con interesse - ha aggiunto Comparone - anche la vicenda sul minirigassificatore nell'area del Lisert, nella consapevolezza però che si tratta di soluzioni dall'impatto parziale e molto limitato".