CENTRALE MONFALCONE ARIA INQUINATA

La concentrazione degli inquinanti presenti nell'aria attorno alla centrale termoelettrica A2A di Monfalcone non presenta variazioni significative tra i periodi in cui l'impianto è in attività e quelli in cui è spento, ed è comunque al di sotto dei limiti di legge. Èla conclusione della campagna di monitoraggio condotta nel periodo dal 9 aprile al 4 luglio dall'Arpa, per conto dell'Amministrazione regionale. I risultati dell'indagine sono stati presentati oggi a Monfalcone dall'assessore regionale all'Ambiente, Sara Vito. Dal 24 marzo al 4 maggio l'impianto della A2A è stato spento per eseguire alcuni interventi di manutenzione, ed è stato rimesso in funzione per arrivare a regime il 7 maggio. "Anche se il fermo dell'impianto è stato di breve durata - ha detto Vito - abbiamo voluto cogliere questo momento unico come contributo alla conoscenza. Il nostro obiettivo è raccogliere tutti i dati possibili nell'ambito di un'azione continua di monitoraggio e indagine sulla qualità dell'ambiente e sulla salute nel territorio di Monfalcone, ribadendo così l'attenzione della Regione per le istanze delle istituzioni e dei cittadini". E' stato utilizzato un mezzo mobile di rilevamento dell'inquinamento atmosferico, a circa 1,2 chilometri in linea d'aria della centrale in direzione Sud-Ovest. Un campionatore di polveri sottili è stato inoltre sistemato nell'area del campo sportivo comunale, a 300 metri dalla centrale, in direzione Nord-Ovest. I dati sono stati posti a confronto con due centraline della rete di Udine. Sono stati presi in considerazione i parametri di biossido di azoto, monossido di azoto, polveri sottili. I dati sono risultati sempre al di sotto dei limiti di legge anche se - precisa lo studio - per alcuni parametri le norme stabiliscono un periodo di rilevazione superiore a quello effettuato. Per il biossido di azoto la media del periodo si è attestata su valori inferiori al limite di 40 microgrammi per metro cubo. I valori rilevati a centrale spenta e in funzione sono sovrapponibili. Per il Monossido di azoto i valori sono contenuti in tutti i punti di misura, anche nel sito più prossimo all'impianto. Per il PM10 (polveri sottili) la media del periodo si è attestata su valori inferiori al limite di 40 microgrammi per metro cubo e non è stato mai superato il valore limite giornaliero di 50. Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici presenti nel PM10 rispettano il valore obiettivo fissato dalla legge come media annua. Le concentrazioni dei metalli nelle polveri sottili non hanno evidenziato impatti evidenti dovuti alla centrale termoelettrica.