BURLO GAROFOLO, PIANO DI SVILUPPO
03/02/2015
Sviluppo di nuovi approcci diagnostici e terapeutici per problemi di sterilità e malattie autoimmuni pediatriche, è l'obiettivo di un progetto di ricerca che l'Irccs Burlo Garofolo sta portando avanti dal 2010 con il contributo della Fondazione CRTrieste. L'obiettivo dello studio è quello di conoscere e comprendere meglio alcuni dei meccanismi alla base dello sviluppo del feto, dati e conoscenze da mettere a frutto in future terapie contro l'infertilità e per migliorare la percentuale di successo della fecondazione in vitro, attualmente circa il 25-30%, e che comporta un pesante impatto psicologico ed economico. La Fondazione CRTrieste ha garantito i fondi necessari per la stipula dei contratti pluriennali di due ricercatori e di un ricercatore ad alta specializzazione; si sono aggiunte le donazioni di un criocongelatore, per la conservazione delle cellule staminali emopoietiche, e una piattaforma "Bio-Plex" per lo sviluppo di protocolli diagnostici e migliorare il lavoro di analisi dei campioni. A fine 2014 si sono concluse alcune delle ricerche inserite nell'ambito di questo progetto, che presto verranno pubblicate su importanti riviste mediche internazionali. La prima è incentrata sul ruolo di alcune proteine nelle prime fasi del concepimento, con la possibilità futura di sperimentare se possono essere utilizzate per favorire la fertilità. Un secondo ha visto la collaborazione dell'Università di Trieste sull'applicazione di una tecnica di microscopia, la "Snom" (Near-field scanning optical microscopy), alle indagini sui difetti degli spermatozoi che potrebbero provocare infertilità. Sono state infine sviluppate precedenti ricerche sull'applicazione della citometria a flusso alle tecniche di fecondazione in vitro, metodica che consente di studiare moltissime cellule in pochi secondi. E' stato dimostrato che questa tecnica può essere usata con successo anche nell'ambito delle indagini per la infertilità di coppia e delle procedure terapeutiche.