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BIBIONE. CHIESA AFFOLLATA PER IL VESCOVO DI BAGDAD
BIBIONE. CHIESA AFFOLLATA PER IL VESCOVO DI BAGDAD
11/07/2015
Una chiesa affollata ha accolto ieri sera a Bibione S. Ecc. Mons. Shlemon Warduni, il vescovo ausiliare del Patriarcato di Bagdad in visita per la prima volta nella località balneare veneta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla drammatica situazione dei cristiani in Iraq e Medio Oriente. Per l’occasione, una speciale raccolta di fondi per l’adozione a distanza di queste famiglie perseguitate brutalmente dall’Isis ha raggiunto la considerevole cifra di 10 mila euro nella sola serata, grazie alla solidarietà delle tante persone presenti che hanno aderito all’invito di Bibione Charity For Family, iniziativa benefica che ha appena preso il via e che continuerà per tutta l’estate. La cifra raggiungerà subito la destinazione insieme allo stesso vescovo che rientrerà in Iraq nei prossimi giorni. “La situazione dei cristiani in Iraq e in generale in Medio Oriente – ha spiegato Warduni - è drammatica e peggiora giorno dopo giorno nell’indifferenza della comunità internazionale. Non si può più attendere oltre per fermare l’Isis e l’eccidio dei cristiani che si sta compiendo in queste zone.” “Il piano e le modalità dell’Isis - ha proseguito Warduni - sono demoniaci, autentiche torture ed esecuzioni che vanno contro i diritti dell’uomo prima ancora che del diritto di culto e di religione. Assistiamo impotenti all’assassinio brutale dei cristiani, di donne, bambini e uomini innocenti privati peraltro delle proprie case, del proprio lavoro e della propria terra e tutto ciò senza che – ancora oggi – ci sia stata una presa di coscienza da parte dell’Europa, dell’ONU, degli Stati Uniti di una situazione che è già degenerata. Basti pensare a cosa è accaduto di recente in Francia e in Tunisia”. “Smettere di vendere le armi all’Isis è la prima cosa da fare” ha ribadito più volte Warduni dicendo anche che in questo modo l’Iraq potrebbe risollevarsi in un paio d’anni. Quando ho saputo che Bibione si stava impegnando per i cristiani ho provato una profonda gratitudine; il nostro impegno ora è distribuire subito il denaro per acquistare cibo e gli oggetti più semplici per vivere perché a queste famiglie ormai è stato tolto tutto.”