Dalle prime ore del mattino è in corso in Austria un'ampia operazione di polizia contro sospetti jihadisti, con perquisizioni in case, appartamenti privati e moschee. Lo comunicano i media austriaci. L'operazione, lanciata dal tribunale di Graz e coordinata dall'Ufficio federale per la protezione della Costituzione e la lotta al terrorismo (Bvt), è concentrata in tre città, Graz appunto, ma anche Vienna e Linz. Come segnala sul proprio sito web la tv pubblica austriaca, Orf, non è ancora chiaro quanti siano i mandati d'arresto spiccati dalla magistratura d'oltralpe. Il ricercato numero uno, sempre secondo Orf, sarebbe tuttavia un cittadino di origine bosniaca in prima linea nell' ''incitamento all'odio'' e nella ''radicalizzazione di giovani musulmani'', obiettivi primari nel processo di reclutamento di nuove leve da inviare sul teatro di guerra siriano per rimpolpare le fila dei guerriglieri dello Stato Islamico. Il quotidiano Kronen Zeitung, che riporta alcune foto della ''Grossrazzia'' sul proprio sito, specifica invece che sarebbero una ventina i mandati d'arresto firmati dalla magistratura austriaca, che le indagini sui sospetti radicali islamici sono durate due anni e che sono state usate le più moderne tecniche di intercettazione per sorvegliarli.