Il primo sorgerà in via Violis, nella zona industriale della città dei coltelli. Sarà edificato in un'area di complessivi 6.993 metri quadrati e la struttura coperta avrà a sua volta una superficie di 739 metri quadrati. Venti i posti bus previsti, di cui 10 coperti. L'opera, che sarà completamente alimentata attraverso un sistema di pannelli fotovoltaici e che comprenderà pure uffici, servizi per il personale e un'area verde, costerà all'incirca 600 mila euro. Si è aggiudicata il relativo bando d' appalto l'impresa Del Mistro di Maniago. Mentre la progettazione è stata curata dall'architetto Giuseppe Pedicini, con la collaborazione dall'ingegner Stefano Santarossa. I lavori dovrebbero concludersi per l'inizio del prossimo inverno. SACILE. Il deposito di Sacile, situato in viale dei Cipressi, nelle vicinanze del locale cimitero, sarà edificato in un'area complessiva di 4.970 metriquadrati, di cui 700 saranno occupati dalla struttura coperta, che ospiterà 5 bus (altri 5 stalli all'aperto). Anche in questo caso basso consumo energetico grazie al fotovoltaico, e uffici, servizi e pargheggi per i dipendenti, oltre a una vasta area verde. L'importo complessivo dell'opera dovrebbe aggirarsi sui 900 mila euro. La realizzazione sarà curata dall'impresa Lorenzon di Azzano Decimo, secondo il progetto predisposto dallo Studio tecnico associato del geometra Gimmi Da Ros e l'architetto Daniela Dario. L'opera dovrebbe essere conclusa entro fine anno. BUS "CARDIOPROTETTO". Le due infrastrutture non rappresentano l'unica novità di questi giorni per l'azienda di trasporto pubblico pordenonese. E' già in movimento, infatti, il primo bus "cardioprotetto" della regione. L'Atap ha infatti dotato il suo mezzo di punta della flotta gran turismo (un Bus Setra a due piani da 82 posti) con l'attrezzatura necessaria a fare fronte a situazioni di particolare emergenza per i propri utenti quale l'arresto cardiaco: nel veicolo è stato posizionato un defibrillatore con piastre in grado di rianimare sia adulti sia bambini. E per il suo utilizzo sono stati formati 5 autisti che normalmente si alternano alla guida del bus. IL COMMENTO. "Entro breve tempo - ha rivelato il presidente dell'Atap, Mauro Vagaggini - vogliamo che almeno il trenta per cento della nostra flotta gran turismo sia dotato di questo accorgimento, così da garantire ancora di più la sicurezza dei nostri viaggiatori". Mentre sui nuovi depositi di Sacile e Maniago, il presidente della spa pordenonese ha commentato: "Si tratta di due punti nevralgici del trasporto extraurbano e pertanto abbiamo voluto dare una risposta precisa sul territorio, affinchè l'azienda sia in grado di meglio organizzare la propria attività e, in un caso (Sacile, ndr), di togliere letteralmente i bus dalla strada".