ASSALTI AI PORTAVALORI, RAFFICA DI ARRESTI NELL'OPERAZIONE MASK

Sono complessivamente tre, due dei quali notificati a persone già in carcere, gli arresti eseguiti dalla Squadra mobile di Venezia, in collaborazione con altri uffici di polizia, a carico di un gruppo criminale accusato di assalti a banche in Veneto ed una in Friuli Venezia Giulia. Le ordinanze di custodia, emesse dal gip Venezia su richiesta della Procura, sono state notificate in carcere a Roberto Gobbo, 66 anni, e Giampaolo Quadrelli, 58 anni. In Croazia, su mandato di arresto europeo, è stato catturato invece Roberto Marchesini, 41 anni, già latitante. Quest'ultimo, arrestato grazie alla collaborazione della polizia croata, è ritenuto responsabile di aver importato in Italia dalla Croazia assieme al padre, Enrico Marchesini (già arrestato a Trieste nel maggio 2014), armi da guerra come fucili mitragliatore AK 47 e una mitraglietta Skorpion, con relativi caricatori e munizioni. Perquisizioni sono state compiute nei confronti di altri 10 soggetti sospettati di essere in contatto con la banda; questa attività ha consentito di sequestrare materiale e documentazione ritenuta di interesse investigativo e probatorio. L'operazione, sottolinea la Questura di Venezia, ha non solo permesso di individuare i presunti autori di alcune rapine commesse in Veneto, ma anche di evitare che gli stessi portassero a termine altri colpi, che stavano programmando, in Veneto ma anche in Friuli Venezia Giulia, ai danni di furgoni portavalori, banche e uffici postali. All'esecuzione dei provvedimenti restrittivi e delle perquisizioni hanno collaborato equipaggi delle Squadre mobili di Pordenone, Padova, Treviso, del Commissariato di Conegliano Veneto, e reparti prevenzione crimine, nonchè unità cinofile di Padova e della Polizia di frontiera di Venezia.