ANCORA SULLA RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI

Abbiamo responsabilità di governo e per questo è stata elaborata una proposta di riforma degli enti locali su cui da più di un anno abbiamo attivato un confronto puntuale sul territorio. Credo si sia raggiunto un buon punto di equilibrio con un testo nei cui emendamenti è stata data risposta alle varie richieste espresse dagli amministratori. Ora confido che su una riforma così importante per i cittadini non si facciano strumentalizzazioni politiche. Lo ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani al convegno "La Regione e i Comuni: un gioco di squadra per le riforme" organizzato da ANCI e Forser svoltosi nel giorno in cui prende avvio la discussione del testo in Commissione. "Questo importante momento formativo in cui i tanti amministratori locali potranno fare tesoro delle esperienze di prassi interessanti, solo casualmente cade all'interno dell'iter della riforma", ha precisato Serracchiani, ricordando che la norma "va considerata come una legge quadro che implica la possibilità di numerosi interventi di attuazione - citati per tutti il tema del trasferimento risorse, la revisione del comparto unico, la distribuzione delle competenze dopo lo scioglimento delle Province, l'attivazione della Centrale unica di acquisto - che noi prenderemo in considerazione di volta in volta e ci impegneremo a condividere con gli amministratori". Serracchiani e l'assessore Fvg Enti locali Paolo Panontin hanno annunciato incontri sul territorio per acquisire contributi non solo dagli amministratori ma anche dai segretari e dai dirigenti dei Comuni. "Vogliamo sciogliere i nodi tecnici che ancora posso persistere, aggiustare il tiro e giungere così a un convinto avvio dell'attuazione della riforma", ha affermato la presidente. Rispondendo al dissenso alla riforma promossa in auditorium da una trentina di amministratori locali e gruppi consiliari di opposizione, Serracchiani ha affermato di credere che una riforma di queste dimensioni contempli anche qualche contrarietà. "Il cambiamento spaventa sempre", ha detto, ribadendo però la distinzione tra dissenso costruttivo e calcolo politico. "Io continuo a confidare - è il suo auspicio - che non si faccia strumentalizzazione politica su una riforma così importante per i cittadini e bisognerebbe rammaricarsi se il centrodestra intendesse continuare così". Auspicio ribadito anche dall'assessore Panontin: "Spero che chi manifesta ancora resistenze e scetticismi possa convincersi con il tempo della bontà della riforma e non chiamarsi fuori, ma partecipare con critiche costruttive. Non mi preoccupa una manifestazione di dissenso - ha aggiunto Panontin - conosco i sindaci che hanno promosso questa piccola manifestazione e in incontri sul territorio molti fra quelli che oggi contestano si sono espressi sostanzialmente a favore della riforma, pur chiedendo alcune modifiche. Credo che nel testo emendato troveranno molte risposte e mi auguro che il loro atteggiamento cambierà. In alcuni striscioni c'era scritto che i sindaci sono espressione della gente e io credo che questa riforma aiuterà li aiuterà a fare meglio il lavoro e valorizzerà il loro ruolo".