ACCORDO TRA I PORTI DELL'ALTO ADRIATICO.
09/12/2014
Un accordo quadro tra i porti dell'Alto Adriatico, con l'apertura del corridoio Adriatico-Baltico, è fondamentale, perché ne possono nascere belle strategie e percorsi, individuando chi deve fare cosa. Non ci si deve invece coccolare l'idea che, se si è più veloci, si fanno chiudere gli altri, né ci dobbiamo fare la guerra tra poveri". Lo ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia, nel consueto punto stampa post Giunta. Zaia è tornato anche sulla questione del porto offshore al largo di Venezia. "A noi - ha ricordato - il progetto è stato presentato già nel 2010 e l'abbiamo accolto con assoluto favore, in senso lato e di principio, in quanto soluzione che guarda al futuro, organizzazione di un disordine. Ricordo che, allora, dissi a Costa che, facendo una foto aerea delle navi alla fonda, un porto virtuale già esisteva. Da qui, però, muovono considerazioni tecniche e ambientali che non mi competono: è per questo che ritengo non basti l'opinione di un presidente di Regione, quanto che ci voglia piuttosto quella della comunità degli stakeholders, sperando che non ci sia un dibattito devastante". "E' innegabile - ha proseguito Zaia - che, come porti del Nord Adriatico, abbiamo un appeal per la logistica portuale del futuro e, in questo ambito, ci sta il tema dell'offshore, sebbene sia da chiarire. Quanto ai finanziamenti, i cento milioni vanno e vengono da un istante dopo che sono stati stanziati: bisogna quindi capire se la volontà politica nazionale è quella di dar corso a questo progetto, anche se, qui, ci spingiamo oltre il tema 'offshore sì o no', per un più inquietante 'Venezia sì o no'".