VENETO ORIENTALE: PRONTO IL PIANO OPERATIVO DI SANITA’ PUBBLICA PER L’ACCOGLIENZA DEI PROFUGHI

 

 

Stanno già arrivando persone di nazionalità ucraina anche nel territorio del Veneto Orientale e il dipartimento di prevenzione dell’Ulss 4 ha varato il piano operativo di sanità pubblica per fornire loro un'adeguata assistenza sanitaria.

In primis sono stati individuati i luoghi di presa in carico: i punti tampone o i covid point aziendali (Portogruaro, San Donà e Jesolo) dove viene effettuato il primo screening (tampone antigenico) per accertare prima di tutto l’assenza dall’infezione Covid-19.

 

Le persone di nazionalità ucraina hanno accesso diretto, quindi senza la necessità di avere la prenotazione o l’impegnativa del medico, queste devono però esibire al personale del covid point il passaporto o un documento d’identità. Superata questa fase, chi è in possesso della documentazione attestante la vaccinazione anti covid viene fornito di green pass; chi non ha a disposizione la documentazione, non ha effettuato un tampone molecolare nelle 72 ore precedenti l’arrivo in Italia, o un tampone rapido nelle 48 precedenti l’arrivo in Italia, dovrà effettuare 5 giorni di quarantena e un tampone di fine quarantena, e successivamente sarà invitato a completare il ciclo vaccinale Covid. Infine la persona verrà indirizzata ad effettuare le altre vaccinazioni di sanità pubblica previste in Italia.

 

“Tutti i dettagli per accogliere le persone provenienti dall’Ucraina sono stati inviati ai sindaci dell’Ulss 4 chiedendo loro di estenderli anche ad associazioni, enti e persone singole coinvolte nell’assistenza ai profughi – spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Anna Pupo - . Qualora queste persone si congiungano a famiglie o conoscenti già residenti in Italia, possono recarsi direttamente ai covid point; inoltre per costoro è attivo un supporto telefonico con infermiere che risponde in lingua ucraina. Se invece si tratta di gruppi numerosi invito i sindaci, con i quali siamo in stretto contatto, ad informare il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica affinché possa avviare le adeguate procedure”.