Il cadavere di Gianpietro Piccolo era adagiato in un anfratto, sotto ad una trapunta di colore bianco.
A notarlo alcuni agenti della polfer di passaggio lungo il binario 2, nei pressi dell'ingresso dell'Unità Territoriale Nord di RFI (ex ufficio delle poste ferroviarie, n.d.r.), una zona poco frequentata e al riparo quindi da occhi indiscreti. Aveva il cranio fracassato: una circostanza che ha spinto subito le forze dell'ordine, sul posto i carabinieri e la Squadra Mobile di Treviso, a propendere verso l'omicidio.
Gli inquirenti hanno effettuato questa mattina i rilievi di legge avvalendosi della polizia scientifica. La polfer ha invece provveduto a visionare le immagini di videosorveglianza. Per la Marca trattasi del secondo delitto in pochi giorni.
La morte del clochard capita infatti a due settimane da quello di Andrea Dorcich, 33enne tossicodipendente, avvenuto a Silea, all'ex mangimificio di via Alzaia.