La guardia che non si abbassa, le località italiane che tornano ad esser prese d'assalto e quell'allerta, sempre costante, in tutto il Paese. L'incubo terrorismo, dopo i fatti accaduti in mezza Europa, resta al centro del lavoro d'intelligence dei servizi segreti.
Il Ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha sostenuto ieri a Pescara, in un incontro organizzato con i sindaci abruzzesi, che la risposta alla minaccia "deve essere all'altezza di prevedere l' imprevedibile". Una linea che bene interpreta la difficoltà operativa di tutte le forze dell'ordine impegnate ogni giorno a difendere il nostro Paese.
Ogni cittadino ha ancora le immagini di quanto accaduto a Parigi, quindi a Nizza, a Berlino, Londra e di nuovo a Parigi, tanto per fare qualche esempio. Le nostre città, ad ogni ricorrenza, sono caratterizzate da cabine di regia pensate per evitare qualsiasi situazione ad alto impatto.
E gli arresti delle scorse settimane, in primis la presunta cellula terroristica a Venezia, ne sono la testimonianza. "Comprendiamo - ha affermato ancora Minniti - che abbiamo una minaccia mortale come quella del terrorismo e che tuttavia ha via via sviluppato metodiche di attacco che prevedono una capacità di previsione che è molto vicina allo zero". Ma "una democrazia impaurita è una democrazia più debole e più esposta".