Il conto totale, al termine di quest'ultima ripartizione, segnerà la cifra di 450 unità: richiedenti asilo che poi verranno smistati in tutta la regione, dove i dati parlano già della presenza di 13.022 migranti.

Ogni realtà, a partire ovviamente da quelle più corpose, si troverà a fare i conti con diverse decine di soggetti da sistemare, in base alle disponibilità dei privati o alle strutture pubbliche a disposizione, sempre che ve ne siano ancora. L'ultima lettera inviata ai sindaci del veneziano da parte del prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, verte ancora una volta nei confronti di quei territori dove non vi è alcun tipo di migrante: su 44 comuni sono ben 23 i comuni che hanno zero richiedenti asilo.

Si fa riferimento, nella missiva, "all'ultima ondata di sbarchi nel meridione" e si spera "in un' accoglienza diffusa in base alla densità demografica", che permetta di spalmare il problema senza creare sovraffollamenti. Difficile capire cosa accadrà da qui ai prossimi mesi, quando solo temporaneamente gli arrivi sulle coste cesseranno a seguito del maltempo: da marzo in poi la tratta riprenderà. E saremo punto e a capo.