Ignoti, dopo aver divelto la recinzione che delimita l’area dov’erano custoditi gli esemplari femmina, hanno rubato i pavoni, che tra l’altro si dice abbiano una carne prelibata, e distrutto tutte le uova.
L’anziana donna, pochi giorni prima del furto, aveva ricevuto una lettera anonima nella quale era riportato, nero su bianco, che quegli esemplari, quando sono in calore, producono delle urla insopportabili. Che, a quanto pare, darebbero fastidio a più di qualcuno.
Da qui la decisione di risolvere il problema rubando 30 pavoni e scongiurare, rompendo le uova, la possibilità che si riproducano.
Il fatto è stato denunciato alla stazione dei carabinieri di Prata.