FURTO ALLA GIOIELLERIA "BISCONTIN" DI PORDENONE: LA POLIZIA TROVA IL COMPLICE DEL PRIMO ARRESTATO

Operazione lampo della polizia di Pordenone dopo il furto aggravato di giovedì scorso alla gioielleria Biscontin di corso Vittorio Emanuele. 

 
Dopo l'arresto in flagranza di reato del 22enne, convalidato dal Gip, la Questura ha stretto le manette ai polsi di un 18enne italiano residente a Pordenone e denunciato in stato di libertà un cittadino armeno di 19 anni per favoreggiamente reale, anch'egli residente nella città sulle rive del Noncello. 
 
Grazie ad un'importante attività investigativa e grazie alla conoscenza capillare del territorio, la polizia è riuscita infatti ad identificare anche il complice che si era dleguato con una delle due confezioni contenenti parte dei gioielli asportati. I poliziotti hanno proceduto infatti a controllare l'auto del cittadino armeno, recuperando parte della refurtiva. 
 
Nel frattempo, attraverso la visione dei filmati e delle immagini tratte dai sistemi di videosorveglianza e dalle svariate testimonianze raccolte dagli investigatori, un altro cittadino italiano residente a Cordenons è stato portato in Questura quale sospetto complice della attività delittuosa. 
 
Nelle ore successive, seguendo le preziose indicazioni del dr. Marco Brusegan, gli accertamenti focalizzati sui due giovani condotti in Questura, permettevano di accertare la partecipazione del 18enne pordenonese al furto aggravato e di appurare che lo stesso, preoccupato dalla pressione esercitata dalle forze di Polizia,  aveva consegnato al giovane armeno i preziosi proventi del reato, al fine di occultarli e sottrarsi alla cattura. Il ragazzo è finito in carcere. 
 
La refurtiva, integralmente recuperata, è stata sequestrata e posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la restituzione all’avente diritto.