Il provvedimento è stato applicato a capi che riportavano in etichetta solo indicazioni in una lingua asiatica, in contrasto con quanto previsto dalla normativa comunitaria in tema di commercio.
I vestiti erano destinati ad un’azienda con sede nella provincia di Venezia.
Nei confronti dell’importatore è prevista una sanzione pecuniaria da 516 a 25.823 euro e l’obbligo di regolarizzare l’etichettatura della merce ai fini dell’eventuale commercializzazione. La merce, nel frattempo, è finita sotto sequestro.