CARO GASOLIO, LA CGIA: "UN AUMENTO DEL 22% NELL'ULTIMO ANNO"

CARO GASOLIO, LA CGIA:

Sono i piccoli imprenditori a pagare a caro prezzo l'aumento del prezzo del gasolio, che nelle ultime settimane sta dominando le pompe di rifornimento. Idraulici, elettricisti, falegnami, ma anche taxisti e autonoleggiatori, per non parlare di bus operator o agenti di commercio che ogni giorno si spostano con il proprio autoveicolo per ragioni di lavoro. Un esercito di quasi 800 mila persone, che fa i conti con un aumento del 22% nell'ultimo anno.


Questa categoria tocca con mano un innalzamento dei costi fissi della propria attività. Pressochè impossibile – segnala la Cgia di Mestre nel corso dell'odierna indagine – far quadrare i conti.

 

Una voce, quella del carburante, che mediamente rappresenta il 30 per cento circa dei costi totali di gestione di questi settori. Se nel medio periodo i prezzi alla pompa non diminuiranno, gli idraulici e gli elettricisti, invece, saranno quasi sicuramente costretti a “scaricare” questi extra costi sul cliente finale, alimentando così l’inflazione.

Per questi motivi la richiesta è quella di ridurre il peso delle accise che incide sul prezzo del carburante.

 

"Crediamo" – spiegano dall'ente mestrino - "che alla luce della straordinarietà del momento e del peso economico che il settore dell’autotrasporto ha in Europa, non dovrebbe essere difficile trovare l’appoggio dei principali Paesi dell’Unione per convincere Bruxelles a modificare la Direttiva europea che impone questi limiti".