L’esperienza è simile a quella del Banco Alimentare: fino a lunedì 15 febbraio sarà possibile recarsi in farmacia per acquistare uno o più medicinali da banco e devolverli alle persone che sono in difficoltà.
In provincia di Pordenone si tratta di una realtà attiva e partecipata da ben 16 anni, e permette di andare incontro alle esigenze di persone che non hanno neanche la possibilità di acquistare le medicine base. Quest’anno sono 46 le farmacie aderenti a favore di 23 enti assistenziali che danno soccorso a quasi 3000 bisognosi. Inoltre, sono più di 250 i volontari che prestano servizio in diverse realtà del territorio (Caritas, S. Vincenzo, Centri di solidarietà, Scout, Comunione e Liberazione, Mormoni, Evangelici, Rotary, Alpini, Croce Rossa) e in tanti comuni cittadini.
Grazie a quesa iniziativa, lo scorso anno sono stati raccolti 5791 pezzi, con un più 20% rispetto all'anno precedente. Per il 2021, aderiscono all’iniziativa le rivendite situate nei Comuni di: Azzano Decimo, Brugnera, Caneva, Chions, Cordenons, Fiume Veneto, Maniago, Montereale, Pasiano, Porcia, Pordenone, Prata, Pravisdomini, Sacile, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sequals, Sesto al Reghena, Spilimbergo e Zoppola.
Un vero e proprio atto di carità, che si regge finanziariamente grazie al contributo dei farmacisti, i quali partecipano all’opera di solidarietà versando il guadagno della vendita.
A livello nazionale, la Giornata dell’anno scorso ha visto un bilancio considerevole: ad aderire sono state oltre 5000 farmacie, recuperando più di mezzo milione di farmaci che sono andati a beneficio di 473 mila persone. Numeri che scaldano il cuore, a testimonianza di una solidarietà diffusa in tutto il Paese, e che allo stesso tempo richiedono nuovo slancio per tendere la mano a chi è in stato di bisogno, specialmente in questo tempo segnato dalla pandemia.
L’evento è organizzato in collaborazione con Aifa, Cdo Opere sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica assosalute, Egualia e FederSalus.
