VENEZIA. TRUFFA SULLE VACANZE
11/09/2015
Cercava un appartamento per le vacanze a Jesolo, ha trovato una coppia di truffatori. Questa l’amara sorpresa di una imprenditrice di origini straniere, ma residente a Mirano, che aveva sfruttato l’immenso mare di internet per trovare una collocazione per le vacanze sul litorale veneziano, approdando ad un sito specializzato che ospita anche annunci di privati disposti ad affittare case-vacanza. La controparte sembrava affidabile, contattato al telefono e per e-mail la transazione sembrava sicura e così la donna si decideva a versare con ricarica su Postepay 100 Euro a titolo di caparra per assicurarsi le meritate ferie al mare. Peccato che la controparte altro non era che il solito truffatore seriale, specializzato a carpire la fiducia del prossimo ed intascare in questo modo le caparre per appartamenti che esistono soltanto in fotografia. Dopo aver incassato, infatti, l’inserzionista spariva, telefono muto, e-mails lettere morte, l’appartamento era un miraggio. Resasi conto dell’errore la truffata sporgeva regolare denuncia presso la Stazione Carabinieri di Mirano. I militari hanno svelato i meccanismi fraudolenti messi in atto dal soggetto italiano residente fuori regione e con numerosi precedenti per reati specifici, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica per l’ipotesi delittuosa di truffa. La catena “truffaldina” è stata sondata completamente sino ad arrivare anche al complice, straniero, ma della stessa città, anche lui in possesso di carta Postepay verso la quale la somma della signora era stata subito riversata, denunciando contemporaneamente lo smarrimento di quella originaria. In questo modo lo straniero si è reso responsabile dell’altrettanto grave reato di riciclaggio. Gli accertamenti posti in essere, partendo dall’episodio di locazione non andato a buon fine, attraverso i riscontri documentali ed una serie di verifiche incrociate, hanno permesso di identificare con certezza i responsabili, entrambi risultati essere autori “seriali” di analoghe truffe su tutto il territorio nazionale. Sono in corso ulteriori verifiche da parte degli operanti, per verificare se il denunciato abbia agito da solo o se faccia parte di una organizzazione più articolata. Qualora dovesse capitare una vicenda simile, si raccomanda pertanto di avvisare tempestivamente i Carabinieri per garantire non solo l’intervento repressivo immediato, ma soprattutto la possibilità che i soggetti possano reiterarlo nel territorio. I consigli per contrastare lo specifico fenomeno sono i seguenti: - verificare le generalità e le qualifiche delle persone non conosciute con le quali si contratta; - evitare di aderire a trattative fatte esclusivamente via web, senza un contatto chiaro con l’acquirente; - chiedere e acquisire sempre dati di fatto certi sul bene, a partire dalla titolarità sulla proprietà dello stesso da parte del venditore; - in caso si sospetti, anche velati, di essere vittima di un tentativo di truffa, chiamare comunque il 112 (Numero Unico di Emergenza), anche per un semplice confronto sui fatti o un consiglio: i Carabinieri possono essere sul posto in pochi minuti e smascherare il sospetto truffatore.