STALKING A MESTRE

Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre hanno tratto in arresto un 20enne, responsabile di atti persecutori – stalking – nei confronti della ex , una quarantenne di Mestre. L’uomo, intorno alle 10.00 di ieri, si era recato presso l’abitazione di Mestre in cui vive l’ex fidanzata, suonando insistentemente al campanello. Non ricevendo risposta, il ragazzo, che aveva però intravisto la donna dalla finestra della cucina posta al pian terreno, si introduceva in giardino spalancando la finestra e sollecitando un incontro. Era più di un anno che la donna tentava di liberarsi dal pesante “fardello” del giovane ex fidanzato – lasciato proprio per l’atteggiamento estremamente possessivo e violento. Il ragazzo peraltro era già stato arrestato la scorsa estate per lo stesso reato commesso in analoghe circostanze. Nel corso dell’incontro di ieri il ragazzo ha evidentemente perso la testa ed ancora una volta ha superato il limite minacciando la ex brandendo un sasso raccolto in giardino; fortunatamente il padre e lo zio della donna hanno avuto la prontezza di chiamare il 112 richiedendo l’intervento di una pattuglia; i Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono giunti in pochi minuti, sorprendendo il ragazzo ancora sotto la finestra della sua perduta “Giulietta”. Niente di romantico però in questo caso, il ragazzo alla vista delle divise si dava alla fuga, consapevole che la propria condotta lo avrebbe portato a fare nuovamente i conti con la Giustizia. I militari hanno bloccato l’aggressore a poca distanza ancora all’interno del giardino, mentre cercava di allontanarsi in tutta fretta, senza esito, ed hanno attivato immediatamente gli accertamenti di rito. Il fermato è stato trovato in possesso di alcuni grammi di hashish e condotto in caserma a Mestre; al termine della procedura ed in considerazione dei precedenti specifici e per il suo comportamento nei confronti della ex ragazza, il giovane è stato dichiarato in stato di arresto per atti persecutori e minaccia, con successiva sottoposizione a misura cautelare a disposizione dell’Autorità Giudiziaria lagunare.