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RINTRACCIATA RAGAZZINA SPARITA NELLE MARCHE A VENEZIA
RINTRACCIATA RAGAZZINA SPARITA NELLE MARCHE A VENEZIA
11/09/2015
Nel tardo pomeriggio di ieri, un poliziotto della Ferroviaria, mentre libero servizio si trovava a passeggio per il centro storico del capoluogo lagunare, notava due adolescenti di origine nord-africana, maschio e femmina, che immediatamente riconosceva come due giovani scappati di casa da un paese in provincia di Pesaro-Urbino, la cui scomparsa era stata denunciata dai genitori ai Carabinieri della stessa città marchigiana. L’agente, per avere conferma, contattava i suoi colleghi in servizio presso il Reparto di Stazione di Venezia S.Lucia, chiedendo di inviargli la foto sul suo telefono. Avuta conferma dei suoi sospetti, il poliziotto chiedeva di far avvicinare una pattuglia della Polfer. Successivamente con molta delicatezza e circospezione avvicinava i due ragazzi e dopo essersi qualificato, con l’intervento dei colleghi procedeva alla loro identificazione. La successiva consultazione agli archivi informatici di Polizia confermava che si trattava proprio dei due giovani “fuggitivi” che, pertanto, venivano invitati a seguire gli agenti presso il vicino ufficio di Polizia. La ragazza raccontava di essersi volutamente allontanata da casa assieme all’amico, da pochi mesi maggiorenne, il quale non aveva alcuna responsabilità per l’accaduto, diversamente da quello che il padre di lei aveva dichiarato ai Carabinieri di Pesaro-Urbino. In pratica era stato solo il gesto impulsivo di un’adolescente. Le famiglie di entrambi i giovani venivano subito informate del ritrovamento dei rispettivi figli, i quali, in attesa che i familiari venissero a recuperarli, prendevano comodamente posto negli Uffici Polfer ed erano rifocillati dagli stessi agenti.- L’episodio sottolinea una volta di più che il treno e le stazioni ferroviarie sono spesso frequentate dai minori che, decisi ad allontanarsi da casa e non in possesso di particolari mezzi economici, scelgono di utilizzare il trasporto ferroviario per i loro spostamenti a breve o lungo raggio. Dall’altra parte, la vicenda dimostra la particolare attenzione che la Polizia Ferroviaria, attraverso i propri operatori dedica al fenomeno.