REFERENDUM SULLE TRIVELLE, CIAMBETTI DURO SUL GOVERNO

“In un Paese dove persino il Primo ministro viola ostentatamente la legge, la sopraffazione e l’arroganza dei Dritti sui diritti è conseguenza naturale”. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto e rappresentante della Regione nel Comitato promotore del Referendum Stop Trivelle, partecipando a un dibattito pubblico sul tema referendario ha risposto in questo modo a una cittadina che gli ha chiesto un commento sulla propaganda astensionista. “Nei fatti il Testo unico sulle elezioni all’articolo 98, ripreso dalla legge che regola i referendum, vieta ai pubblici ufficiali di interferire con le operazioni di voto. È punito con una pena detentiva da 3 mesi a 6 anni qualunque pubblico potere ‘si adoperi per indurre gli elettori all’astensione’. I Radicali proprio partendo da questo principio hanno presentato un ricorso al TAR che verrà discusso il prossimo 13 aprile – ha spiegato Ciambetti - Secondo I Radicali, l'esecutivo ha tentato di ‘boicottare il referendum' sia fissandolo in un data che consentito una informazione corretta ed estesa sul quesito, sia predicando di fatto l'astensione e quindi ‘violando il dovere neutralità’. Questo è in dato di fatto e mi chiedo come possa il Governo imporre ai cittadini il rispetto delle leggi se per primo le viola. Se si ritiene che l’articolo 98 sia anacronistico lo si cassi, eliminandolo, ma visto che è in vigore lo si deve rispettare”.