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RAPPORTI CON LA RUSSIA, VALDEGAMBERI: RIALLACCIARE QUANTO PRIMA"
RAPPORTI CON LA RUSSIA, VALDEGAMBERI: RIALLACCIARE QUANTO PRIMA"
18/04/2016
“L’UE sta commettendo un errore storico nel chiudere le porte in faccia alla Russia e lasciare che questa si allontani sempre più dall’occidente, spostando i propri interessi sui mercati asiatici. La Russia è parte della storia e della cultura europea e vanno riallacciati i legami e i rapporti economici nel reciproco interesse”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente, Stefano Valdegamberi, presente, insiemi ad altri politici ed europarlamentari, al II International Economic Forum di Yalta tenutosi dal 14-16 Aprile, davanti una platea di investitori, con massime autorità della Crimea e della Federazione Russa. “Dall’inizio delle sanzioni e del conseguente embargo – scrive Valdegamberi - l’export italiano, concentrato prevalentemente nelle regioni del nord-est, è crollato di ben 3,6 miliardi di euro, con gravi danni sia al settore manifatturiero che agricolo. Le produzioni agricole europee, infatti, che un tempo venivano esportate sul mercato russo, oggi per colpa dell’embargo si sono riversate nei mercati della UE, facendo crollare ulteriormente i prezzi. E’ un grave colpo per l’economia del Veneto, che stava progressivamente consolidando i rapporti con questi nuovi mercati e le cui conseguenze saranno durature nel tempo. Entro giugno la perdita nelle esportazioni nella nostra regione – precisa l’esponente zaiano - supererà il miliardo di euro! Sto per presentare una risoluzione in Consiglio regionale – annuncia poi- perché il Consiglio stesso e la Giunta facciano pressioni presso il governo centrale affinché si apra la strada del dialogo con la Federazione Russa, rivedendo con maggiore serenità le posizioni sulla questione della Crimea. L’Europa deve crescere, allargando la propria presenza economica nell’ambito dei territori della Federazione Russa, senza creare ulteriori fratture e contrapposizioni. Questo rapporto – conclude Valdegamberi - è necessario anche per le ragioni di sicurezza internazionale per le quali non si può prescindere dalla collaborazione con la Russia”.