PORDENONE, LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO

Le Giornate del Cinema Muto (Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone 3-10 ottobre) si inseriscono nelle celebrazioni del centenario della Grande Guerra con la proposta nella giornata di apertura di Maciste alpino (1916) di Luigi Maggi, Romano Luigi Borgnetto e la supervisione di Giovanni Pastrone, recentemente restaurato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino con la Biennale di Venezia. Interpretato da Bartolomeo Pagano, Maciste alpino è una commedia avventurosa ma anche un film di propaganda bellica per sostenere l'ingresso in guerra dell'Italia contro austriaci e tedeschi. L'evento di chiusura delle Giornate - il cui direttore è David Robinson, storico del cinema e biografo ufficiale di Chaplin - è Il fantasma dell'Opera (1925) di Rupert Julian dalle atmosfere gotiche, un archetipo per tutti i grandi horror, ma l'evento delle Giornate 2015 sarà la proiezione, il 7 ottobre, del capolavoro di Henri Fescourt I miserabili (1925). E' questo, universalmente riconosciuto, il migliore e il più fedele dei numerosi adattamenti dell'opera di Victor Hugo, ora restaurato impeccabilmente da CNC, Cinémathèque de Toulouse, Pathé e Fondation Jérome Seydoux Pathé. All'epoca la distribuzione, prima in Francia e poi nel resto del mondo, considerata la lunghezza del film, scelse di dividerlo in due o più parti. A Pordenone si potrà vivere l'esperienza di sei ore e mezza di proiezione con l'accompagnamento musicale al pianoforte dal vivo di Neil Brand, artista fedelissimo alle Giornate e apprezzato a livello internazionale. L'appuntamento delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone è stato giudicato dall'autorevole rivista Variety, uno dei 50 festival imperdibili al mondo, che ogni anno riportano sul grande schermo personalità e capolavori del passato, film ritrovati che si credevano perduti e nuovi restauri provenienti dagli archivi internazionali. Le Giornate 2015 prevedono anche i film muti di Victor Fleming, il regista di Via col vento, le commedie sovietiche tra gli anni Venti e Trenta, i classici rivisitati ai contributi cinematografici del trasformista italiano Leopoldo Fregoli, i ritrovamenti importanti come le sequenze inedite di Stan Laurel e Oliver Hardy e uno dei primi Sherlock Holmes con la star del teatro americano William Gillette. In programma anche un omaggio a Manoel De Oliveira con Douro, film sulla sua Porto che nel 1930 ne segnò il debutto. Infine, a rappresentare i muti del XXI secolo, un film di animazione indipendente iraniano che prende spunto da una breve poesia di Tim Burton, Junk Girl (La bambina spazzatura) di Mohammad Zare. Le Giornate del Cinema Muto 2015 sono sostenute dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dal Comune e dalla Provincia di Pordenone, dalla Camera di Commercio di Pordenone, dalla Fondazione CRUP e dalla Banca FriulAdria-Crédit Agricole.