POLIZIA FERROVIARIA, NUOVI CONTROLLI A NORD-EST

Continuano e vengono potenziati i servizi predisposti dalla Polizia di Stato - Specialità Ferroviaria per il Veneto- per la prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario. Nelle stazioni sotto la giurisdizione del Compartimento Polfer per il Veneto, nel week-end appena trascorso, il personale in servizio a Venezia, Mestre e Treviso ha conseguito positivi risultati nella lotta contro la micro-criminalità. Nello specifico, nella stazione lagunare, la Polizia individuava e arrestava il ventenne K.H.E, egiziano ma di cittadinanza italiana, resosi responsabile della rapina ai danni di un turista. Il giovane, approfittando della caduta dell’uomo, si era impossessato della somma di 1.000 euro e, prima di darsi alla fuga, inizialmente lo aveva violentemente percosso con un ramo di un albero e poi lo aveva colpito con un forte pugno in pieno volto. Dalla descrizione fornita, gli agenti riconoscevano come possibile autore della rapina il predetto, già noto per reati contro il patrimonio e contro la persona; cosa che veniva confermata quando il ragazzo, dopo il suo vano tentativo di fuga, veniva rintracciato e fermato dai poliziotti e riconosciuto dalla vittima stessa. Sempre gli operatori in servizio presso il Reparto Operativo di Venezia S.Lucia hanno proceduto anche alla denuncia della croata H.E. e della bosniaca O.S., entrambe nullafacenti, pregiudicate e prive di documenti identificativi, colte in flagranza di reato mentre aprivano la borsa di una turista straniera e si impossessavano del portafoglio custodito all’interno. Per la violazione della misura preventiva del Divieto di ritorno nel Comune, emesso dal Questore di Venezia, venivano invece deferiti in stato di libertà i cittadini romeni B.I., Z.F. e A.S., tutti nullafacenti, in Italia senza fissa dimora e gravati da precedenti di Polizia. I poliziotti in servizio, invece, presso le stazioni di Mestre-Venezia e di Treviso hanno proceduto alla denuncia di due cittadini rumeni per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, il minore B.N. e I.S.C., quest’ultimo resosi colpevole anche di interruzione di pubblico servizio, avendo con la sua condotta causato un ritardo di circa mezzora al treno a bordo del quale si trovava, senza peraltro alcun titolo di viaggio.-