POLFER. INDIVIDUATO MAGO DELLE TRUFFE

Da più di un anno la Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto sta monitorando il fenomeno delle truffe poste in essere a danno di cittadini dell’Est Europa, che, per far ritorno in patria, si servono di un servizio di pullman, in partenza dal piazzale esterno della stazione di Mestre. Proprio mentre stanno aspettando di salire, i predetti vengono talvolta avvicinati da connazionali che, cercando di far leva sul forte senso di solidarietà che lega e accomuna chi si trova fuori patria, prospettano loro situazioni familiari di grande difficoltà economica e chiedono di essere aiutati proponendo di acquistare, a prezzi vantaggiosi, oggetti molto preziosi dei quali devono a malincuore privarsi per poter sopperire al sostentamento della famiglia, alle urgenti cure di qualche familiare e così via. I cittadini, spesso di nazionalità macedone, in procinto di rientrare in patria, spinti da compassione vengono, dunque, indotti ad acquistare degli oggetti (orologi, gioielli ecc.) che a prima vista sembrerebbero di grande valore, ma che poi si rivelano dei falsi clamorosi. Gli agenti della Squadra di P.G., indagando sugli eventi accaduti all’esterno della stazione e mettendoli a confronto con quelli verificatisi con la stessa dinamica in altre parti d’Italia, sono riusciti ad individuare alcuni di questi potenziali truffatori, ha poi preso contatto con le vittime, invitandole, al loro rientro in Italia, ad effettuare un’individuazione fotografica. Tale precisa e accurata attività investigativa ha permesso, così, di individuare e denunciare un cittadino slovacco, P.E., che, spacciandosi per macedone e con le modalità di cui sopra, si era reso responsabile di una truffa perpetrata a Mestre nel maggio del 2014, nonché di altri numerosi analoghi raggiri perpetrati a Bari, sempre a danno di cittadini macedoni di rientro in patria.