OTTO ESCURSIONISTI RECUPERATI SULLA FERRATA DIBONA

Verso le 17.45 il 118 è stato allertato da un escursionista che si trovava con la moglie, incapace di proseguire per la stanchezza, sulle creste della Cima Zurlon, a 2.360 metri di quota, punto di passaggio del Sentiero ferrato Dibona, nel gruppo del Cristallo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo aver individuato la coppia, A.A., 53 anni, lei, e M.B., 60 anni, lui, di Roma, la ha recuperata in hovering, per trasportarla a Cortina. Prima che l'equipaggio decollasse verso Pieve, è stato dirottato nuovamente sulla Ferrata Dibona, su richiesta di una famiglia, madre, padre e 2 figli di Noale (VE), G.G., 50 anni, D.B., 54, D.B., 18 anni, e F.B., 14 anni, attardati e affaticati e con molta strada ancora da affrontare per il rientro. I 4 sono stati recuperati in diverse rotazioni con un verricello di 10 metri. Infine l'eliambulanza ha recuperato, sempre con un verricello, due ragazzi rumeni, G.M.G., 23 anni, lei, e P.C., 28 anni lui, in difficoltà sempre sulla Dibona, a una cinquantina di metri da dove si trovava l'altro gruppo. Passate le 17, il Soccorso alpino del Centro Cadore aveva aiutato telefonicamente dei turisti che avevano smarrito il sentiero nei dintorni del Rifugio Ciareido, Lozzo di Cadore, a causa di una frana e stavano scendendo lungo un canale, dando loro le indicazioni su come ritornare sui propri passi e effettuare la discesa dallo stesso itinerario per cui erano saliti. Allo stesso modo poco dopo la centrale operativa, individuate le coordinate Gps, è riuscita a indirizzare attraverso il cellulare un escursionista che, scendendo dalla normale del Civetta vicino al Passo del tenente, Zoldo Alto, non riusciva più a rintracciare il sentiero.