OMICIDIO LAHMAR, LE NOVITA'

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pordenone dott. Alberto Rossi ha accolto l'istanza dell'avv. Gianluca Liut, difensore di Lahmar Abdelhadi, accusato di avere ucciso a coltellate, nella notte del 16 aprile 2015, la moglie e la figlioletta, di incidente probatorio per l'accertamento peritale della capacità di intendere e di volere del cittadino marocchino al momento del fatto ed in relazione allo stesso. L'udienza per il conferimento dell'incarico ai due psichiatri nominati dal Tribunale si terrà il prossimo 17 settembre. In considerazione della particolarità del caso e dei complessi accertamenti involti dal materiale processuale è stato ritenuto necessario procedere alla nomina di un collegio peritale, nelle persone dei dottori Francesco Piani, direttore del Dipartimento Dipendenze ASS Udine, e Giovanni Gaiatto, direttore del Centro di Salute Mentale ASS Pordenone. Su istanza del Pubblico Ministero dott. Federico Facchin la perizia psichiatrica sarà estesa all'accertamento della attuale pericolosità sociale del prevenuto. L'avv. Gianluca Liut ha chiesto che l'accertamento sia esteso alla verifica della possibile incidenza sulla capacità di intendere e volere del Lahmar derivante dall'assunzione di alcuni psicofarmaci rinvenuti nell'abitazione in cui è avvenuto il duplice delitto. Nell'immediatezza dei fatti era stato sequestrato dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone un considerevole quantitativo di scatole di antidepressivi indicati per il trattamento dei disturbi psicotici acuti e cronici che sarebbero stati prescritti al Lahmar da psichiatri marocchini che lo avevano visitato durante il suo viaggio nel Paese natale lo scorso inverno, prima del suo rientro in Italia pochi giorni prima del tragico fatto. L'avv. Liut si è riservato la nomina di un consulente di parte. Lahmar, dal giorno del fatto, è detenuto presso la Casa Circondariale di Pordenone, in applicazione della custodia cautelare disposta in sede di convalida dell'arresto.