OLTRE 5MILA PERSONE PER L’ULTIMO SALUTO A MOIRA ORFEI

Una folla sterminata, quantificabile a una prima stima della Polizia Locale di San Donà in oltre 5mila persone, per l’ultimo saluto a Moira Orfei. Ad aprire il corteo che la ha accompagnata nel duomo di San Donà il gonfalone della Città di San Donà di Piave, eletta a residenza dell’artista dall’inizio degli anni Ottanta, e il sindaco Andrea Cereser, in fascia tricolore. Insieme al sindaco di San Donà gli assessori Giampiero Piovesan, in rappresentanza di Noventa di Piave, e Daniela Donadello, per Jesolo. «È stata la regina del circo italiano, e ha passato la vita dando allegria a tutti, innanzitutto ai bambini» sono state le parole con cui padre Piergiorgio Saviola la ha accolta nel duomo di San Donà. Per l’artista l’Amministrazione comunale di San Donà ha concesso l’uso del Centro culturale cittadino, sulla centrale piazza Indipendenza, come camera ardente. «È il dovuto tributo della città a un’icona italiana – ha detto il sindaco Andrea Cereser - ed è un onore che abbia fissato qui il centro della sua vita da giramondo, in un luogo storico quale è villa Ancillotto. Qui sono andati a scuola i suoi nipoti e vivono i suoi parenti, e San Donà è stata per Moira Orfei il luogo più vicino al concetto di casa». La celebrazione è iniziata di fatto di fronte alla stessa camera ardente, alle 14, con l’arrivo di un carro funebre ottocentesco tirato da quattro cavalli bianchi lipizzani ungheresi. Contemporaneamente una banda musicale ha iniziato a eseguire brani circensi. Ultimo saluto a Moira da parte dei familiari, tra cui il marito Walter Nones. Il corteo si è dipanato lungo l’isola pedonale da piazza Indipendenza al Duomo, circondato da una folla imponente. Alle 15,30 è iniziata la funzione in Duomo.