MIRA. ARRESTATO PUSHER ITALIANO.
15/10/2015
Continua l’attività antidroga dei Carabinieri che nelle ultime settimane hanno portato all’arresto e al deferimento di diversi spacciatori a Mestre e nel comprensorio. L’ ultima operazione è stata condotta a Mira, ove è stato tratto in arresto un uomo italiano, SANNITI Riccardo, 39nne, pregiudicato. Durante l’esecuzione di alcuni servizi di controllo del territorio per la prevenzione della microcriminalità e lo spaccio di stupefacenti, una pattuglia di militari dell’Arma notava in piazza Mercato, un uomo a bordo di anonima autovettura che veniva di volta in volta avvicinato da diversi ragazzi con i quali, dopo qualche convenevole, scambiava qualcosa ricevendo subito dopo danaro. L’auto era stata notata e seguita lungo la statale SS 11 sino al limitare della giurisdizione sia in direzione di Venezia Marghera-Mestre, che verso Padova. Dopo un primo periodo di osservazione, i militari avendo il sospetto che quella in atto fosse una vera e propria attività di spaccio, decidevano di intervenire controllando il presunto pusher. Appena i Carabinieri si avvicinavano, qualificandosi, l’uomo – che ha già precedenti specifici e quindi si è già trovato in situazioni analoghe – capiva subito di essere nei guai, mostrando evidenti segni di nervosismo. Il pusher veniva immediatamente perquisito sul posto, operazione che faceva saltare fuori le prime due dosi di Coca, operazione poi estesa al veicolo. Qua, come da più classico cliché, i Carabinieri, non rinvenendo nulla di palese, ma sicuri che altro stupefacente è nascosto nell’abitacolo, controllano attentamente il sistema di aerazione, scoprendo che le bocchette – che si smontano facilmente - sono occluse da altri involucri, nel numero di sette, per un peso totale di quasi 8 grammi. L’uomo viene anche trovato in possesso di poco più di 1.000 Euro in contanti, cifra quantomeno “sospetta” per un disoccupato. Gli accertamenti sull’identità dello spacciatore hanno fatto poi emergere che egli era anche sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali per fatti analoghi, circostanza che ha avvalorato ulteriormente la necessità di arrestare l’uomo che è stato posto ai domiciliari in attesa del processo per direttissima. Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti per definire gli aspetti di contorno dell’attività illecita, chiarire la portata del giro di spaccio, attesa l’ingente cifra di danaro che il giovane era riuscito a racimolare in poche decine di minuti.