MESTRE, ARRESTATI SUI TETTI A VENEZIA

Un’ alba di Ferragosto decisamente movimentata per i poliziotti della Questura di Venezia. Alle 5 del mattino, una segnalazione giunta al 113 da parte di un residente, richiedeva l’invio di una volante perché da un appartamento al quarto piano di una palazzina di via Borsi giungevano deirumori decisamente sospetti. Al loro arrivo, i poliziotti della Volante, entrando nella palazzina e posizionandosi sulla trombadelle scale, sentivano chiaramente dei colpi con una cadenza ritmica provenire da uno degli appartamenti ai piani superiori. Salendo le scale individuavano così al quarto ed ultimo piano l’origine dei rumori, e si appostavano al buio per capire con certezza cosa stesse succedendo. Pochi minuti dopo, con le luci ancora spente, la porta dell’appartamento si apriva ed un soggetto fuoriusciva dallo stesso, venendo immediatamente bloccato ed immobilizzato. Analoga sorte toccava a breve ad un altro complice, ancora “impegnato” nell’appartamento, mentre un terzosoggetto riusciva ad arrampicarsi sul tetto da una botola, tentando la fuga, prima di venire ancheesso coraggiosamente bloccato, quando ancora si trovava sul tetto, da uno degli operatori. Perconsentire la discesa in sicurezza del ladro e del poliziotto che lo aveva bloccato si rendevanecessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco con l’utilizzo di una scala telescopica.Una volta neutralizzati i ladri, entrando nell’appartamento i cui proprietari si trovano all’estero invacanza, i poliziotti non potevano che constatare l’ottima organizzazione dei criminali: il gruppo siera infatti introdotto nell’appartamento dapprima salendo sul tetto tramite un lucernario in cimaall’ultimo ramo di scale, e da lì si era calato sul terrazzo dell’appartamento scassinando una portafinestra per accedere all’interno. I tre avevano a loro disposizione una fornitissima cassetta diattrezzi, con strumenti da effrazione di ogni tipo, e vicino alla porta dell’appartamento erano giàstati collocati tre borsoni con refurtiva varia proveniente dalla casa, pronti per essere portati fuori.Ma soprattutto, nel giro di alcuni minuti i tre ladri erano quasi riusciti ad asportare dal muro lacassaforte. Al fine di attutire per quanto possibile i rumori provenienti dall’appartamento avevanoaddirittura disposto dei tappeti di gommapiuma sul pavimento, al di sotto del punto in cui stavanooperando; tanta attenzione per i dettagli non ha comunque impedito che i tre venissero assicuratialla giustizia. I tre, due cittadini georgiani di 41 e 32 anni ed un russo di 41, con diversi precedenti per reati controil patrimonio, s