JESOLO: ARRESTATO PER DETENZIONE E SPACCIO DI DROGA

Nel tardo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della stazione di Cavallino Treporti, coordinati dal loro comandante, il Maresciallo Capo Cosimo Sorice, hanno inferto un duro colpo al traffico di sostanze stupefacenti sul territorio di quel comune. I militari, infatti hanno concluso una breve, ma intensa attività investigativa, arrestando per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti il cittadino marocchino EL AMMOURI Jaouad, 38 enne, residente in un paese del bergamasco, ma domiciliato da tempo nella frazione di Cà Savio. L’uomo era tenuto d’occhio dai militari del luogo che lo ritenevano implicato nella gestione di una discreta attività di spaccio di stupefacenti, considerate le numerose segnalazioni pervenute da parte degli abitanti del quartiere. I servizi di osservazione hanno suffragato i sospetti e cosi, verso le 19 di ieri, è stato deciso l’intervento. La perquisizione eseguita nell’abitazione dello straniero ha tolto immediatamente ogni dubbio ai sospetti. In casa sono stati trovati 670 grammi di hashish ancora ripartito in pani da 100 grammi, nonché 50 grammi di cocaina già confezionata in involucri da un grammo pronti per essere ceduti agli “acquirenti”. In casa sono stati trovati, inoltre, 2 bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e 210 Euro ritenuti il profitto della cessione a terzi dello stupefacente. Le sorprese non sono comunque terminate qui, infatti, estendendo la perquisizione anche al garage dell’abitazione, gli operanti hanno trovato 6 biciclette che si ritiene possano essere state rubate nei giorni scorsi e in merito alle quali sono in corso gli opportuni accertamenti finalizzati a stabilirne la proprietà. Quanto rinvenuto è stato sequestrato e il marocchino è stato arrestato per i reati di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente e ricettazione. Dopo avere trascorso la notte nella camera di sicurezza della compagnia di San Donà di Piave, lo straniero ha presenziato, questa mattina, all’udienza di convalida che si è svolta nelle aule giudiziarie veneziane. In tale circostanza il giudice, oltre a convalidare il provvedimento restrittivo, ha disposto che all’indagato venissero applicati gli arresti domiciliari in attesa che venga fissata una successiva data per lo svolgimento del dibattimento.