JESOLO. EX CARABINIERE FA ARRESTARE LADRI

Il 20 agosto scorso, verso le 12.00 un anziano 91enne reduce della seconda guerra mondiale, residente a Jesolo, si trovava nei pressi del cancello del cortile della sua abitazione di Via Pindemonte; stava attendendo personale dei servizi sociali del Comune di Jesolo che gli portassero il pranzo. Ad un certo punto l’uomo osservava una giovane che appariva improvvisamente nel cortile, già all’interno della recinzione. La donna accortasi di essere stata notata gli farfuglia qualcosa, che l’anziano ovviamente non comprende: la donna però si avvicinava sempre più all’uomo, fino ad avvinghiarsi a questo. La giovane abbracciava calorosamente l’anziano e lo stringeva al collo verso di sé, chiedendogli come stava. Poi, come niente fosse la donna salutava e se ne andava. L’anziano rimane inizialmente disorientato, poi credendola una cliente in cerca degli appartamenti che solitamente affittano, entra in casa e chiama la figlia, la quale esce ma non trova più nessuno. L’anziano deve ancora rendersi conto di ciò che gli è successo. Ma nella sventura qualcosa va per il meglio; un ex-Carabiniere che stava transitando con la propria auto lungo via Pindemonte nota una giovane, bionda, dall’aspetto zingaresco, incinta, che salta repentinamente la recinzione, sale su un’auto dove l’attendeva un uomo per partire poi di gran fretta. Intuisce subito quello che di lì a poco prima può essere accaduto e decide di seguire l’auto. Ovviamente non sa ancora nulla dell’anziano: nel frattempo chiama la Polizia sul numero di soccorso pubblico 113. Il Commissariato di Jesolo in contatto telefonico con il cittadino invia sul posto una Volante che raggiunge inseguiti e inseguitore all’altezza di Via del Bersagliere. L’autovettura, viene fermata, a bordo la copia di giovani nomadi, con dietro due bambini, il più grande di 4 anni. La giovane è visibilmente incinta. I due sono gravati da numerosissimi precedenti per reati contro il patrimonio. Il ragazzo pluri-recidivo per guida senza patente, dichiara subito ai poliziotti di non averla mai conseguita. I due venivano identificati per D.D. 28 anni, di Modena e la sua compagna B.J. 33 anni, di SanLazzaro di Savena (BO). Entrambi venivano trasferiti in Commissariato a Jesolo, dove vengono perquisiti, al fine di ricercare eventuale refurtiva appena asportata, ma non viene rinvenuto alcunché. Una seconda Volante si reca allora nei pressi di dove l’ex Carabiniere aveva segnalato la donna che scavalcava la recinzione. I due vengono così rilasciati. L’autovettura viene sottoposta a fermo amministrativo e il nomade viene denunciato per l’ennesima volta per guida senza patente. Solo nel pomeriggio l’anziano si accorge di non aver più con sé la collana in oro massiccio del valore di circa 2.000 euro. L’anziano avvisa così la figlia, che corre in Commissariato e segnala quanto accaduto, mettendolo in relazione alla presenza della giovane donna incinta che aveva abbracciato il padre e con ogni evidenza gliel’aveva sfilata con destrezza. I due nomadi pertanto sono stati denunciati, in stato di libertà (era ormai trascorso lo stato diflagranza)