I VESCOVI CONTRO I GAY

Alle persone che vivono legami affettivi diversi da quello della "famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna" vanno riconosciuti "i diritti individuali della persona. Ma altra cosa sono i diritti propri dell'istituto matrimoniale". Lo affermano i Vescovi delle 15 Diocesi del Nordest, per i quali va salvaguardata "in modo netto e deciso la famiglia fondata sul matrimonio e intesa come unione stabile, fedele e aperta alla vita tra un uomo e una donna. "Altre forme di legami affettivi tra persone, anche omosessuali - proseguono -, sono per loro natura diverse e vanno, quindi considerate diversamente dal rapporto d'amore tra un uomo e una donna, che nel matrimonio, creano famiglia e vivono un impegno stabile e disponibile alla procreazione".