PORDENONE. Non è più come gli anni scorsi, o forse la maggior abitudine ai successi rende i tifosi un po' “superiori”. Davvero deludenti ieri i festeggiamenti per lo scudetto numero 32 (34 senza le sentenze di Calciopoli) della Juventus. C'era più gente a festeggiare il tricolore numero 29 del 2006, assegnato e poi tolto per le sentenze della giustizia sportiva legate al sistema – Moggi. Qualche temerario si è piazzato con la bandiera della Juventus fuori da viale Grigoletti, non lontano dal Don Bosco. “Probabilmente – ha spiegato il giovane tifoso delle zebre – attenderanno domenica prossima per festeggiare la vittoria sul campo, contro il Carpi. D'altronde oggi è San Marco, i tifosi l'avranno trascorso fuori città”. Lungo viale Cossetti e soprattutto sul ring si sono contate la miseria tre automobili di juventini, non di più. Armate almeno di sciarpe, e di clacson. Festeggiamenti dunque stonati quelli dei tifosi della squadra torinese, ripensando ad altri caroselli, ben più festanti, dei tifosi interisti. Come nel maggio 2010, quando i supporter nerazzurri “incendiarono” il centro di Pordenone per la vittoria della Champions, nella finale di Madrid. Juventus fortissima in campo, tifosi pallidi e indifferenti. Succede. Rosario Padovano