DEPOSITO BUS A SACILE: "NON LO SI CHIAMI ECOMOSTRO"

Ecomostro? "Chi lo definisce così, non sa di cosa parla". Il sindaco di Sacile, Roberto Ceraolo, è perentorio nel respingere le rimostranze sull'edificio in fase di realizzazione nelle adiacenze del cimitero cittadino, che servirà come nuovo deposito dei bus dell'Atap. La società di trasporto pubblico ha acquistato l'area e vi sta edificando una struttura in grado di ospitare 5 mezzi, oltre ad uffici e servizi per i dipendenti. "Il progetto – aggiunge Ceraolo – è stato vagliato dalla commissione paesaggistica e ha avuto l'approvazione pure della Sovrintendenza. Non ci sarà un via vai di persone, ma fungerà esclusivamente da deposito per i mezzi che attualmente rimangono parcheggiati lungo le strade, per cui i visitatori del cimitero non avranno alcun disagio". Gli ha fatto eco il presidente dell'Atap, Mauro Vagaggini, presente al sopralluogo sul posto, assieme al consigliere della spa dei trasporti, Alessio Scian, ai progettisti Gimmi Da Ros e Daniela Dario, al rup Alberto Endrigo e a una rappresentanza della direzione lavori. "Quando si parla di ecomostro – commenta Vagaggini – bisogna stare attenti, perché può alludere a qualcosa di abusivo, che nulla ha a che vedere con la struttura in costruzione. Speriamo che per la prossima primavera, o alla peggio all'inizio dell'estate, si possa inaugurare il deposito, che servirà soltanto per mettere in sicurezza dipendenti e mezzi dell'azienda". Che l'opera non possa dar adito a lamentele dal punto di vista ambientale, lo confermano alcuni accorgimenti illustrati nell'occasione dalla progettista Daniela Dario: "Tutto il perimetro dell'area sarà piantumato con arbusti dalla sezione larga così da immergersi e conciliarsi con la zona in cui sorge. Inoltre, è prevista una griglia frangisole sulla facciata principale che potrebbe consentire l'installazione di una barriera verde anche sulla struttura in cemento". Non bastasse, ha aggiunto il rup Endrigo: "Nel corso della lavorazione si è scelto di inserire sul terreno pali vibro infissi e non battuti, proprio per ridurre al minimo l'impatto in termini di rumore e assestamento del suolo".