BULLISMO AI DANNI DI UNA GIOVANE RAGAZZA
10/01/2016
Nella giornata di ieri i militari della Stazione Carabinieri di San Stino di Livenza (VE) hanno dato esecuzione ad una misura di custodia cautelare consistente nel collocamento in comunità, di un minorenne residente a Torre di Mosto (VE). La misura è stata disposta dal G.I.P. Dr.ssa Maria Teresa Rossi su richiesta del P.M. Dr.ssa Monica Mazza della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia. La vicenda trae origine dalle indagini avviate a seguito di un episodio di danneggiamento aggravato, avvenuto in data 25 novembre 2015 presso la scuola media di Torre di Mosto, e salito alla ribalta delle cronache per la scritta lasciata dagli autori su una lavagna delle aule che, seppur non corretta, richiamava l’espressione araba “Allah Akbar!”. Nell’occasione però, la polvere degli estintori azionati per divertimento dai vandali aveva pesantemente inquinato i locali della scuola, tanto che questi erano dovuti rimanere chiusi per alcuni giorni. In tale contesto, i numerosi studenti sentiti nel prosieguo delle indagini, che hanno poi permesso di identificare gli autori, hanno portato parzialmente alla luce anche una situazione di bullismo con possibili risvolti penali in danno di un minorenne di origini moldave La ragazza, rincuorata dalla presenza dei militari della Stazione, trovava la forza dapprima di confidarsi con la madre e poi insieme a lei si recava in caserma per sporgere querela contro alcuni ragazzi che, almeno dall’estate del 2015, gli avevano estorto con minacce e angherie, piccole somme di denaro, sino ad arrivare a richiedergli anche 700 euro. Somma quest’ultima, mai consegnata solo perché la vittima, non era riuscita a raccoglierli con i metodi utilizzati nelle altre occasioni. Richieste di denaro a genitori ed amici, ed anche sottrazione di soldi dal portafogli della madre e piccoli lavoretti. Il capo, cioè il suo principale estorsore ed aguzzino, altri non era che un ex alunno delle stesse scuole medie, ora diventato più grande ed uscito dall’ambiente scolastico che tuttavia, si è appreso più tardi, continuava a bazzicare in zona proprio per perpetrare estorsioni ed episodi di bullismo a carico di alcuni alunni. Nell’episodio di dicembre questo estorsore minorenne, aveva minacciato la giovane addirittura con una pistola servendosi anche della collaborazione di un parente maggiorenne. Così, insieme, avevano caricato la ragazza a viva forza in auto, e gli avevano sottratto il cellulare tenendolo come pegno in attesa che la vittima portasse la somma pattuita, cioè i 700 euro. Le indagini avviate a seguito del danneggiamento alla scuola hanno tuttavia portato alla perquisizione a casa del giovane, disposta dalla Procura per i Minorenni. Nella circostanza i Carabinieri di San Stino di Livenza hanno effettivamente trovato una pistola ad aria compressa modificata, tanto da poter essere scambiata per una vera arma, esattamente corrispondente alla descrizione fatta dalla ragazza. Ma nel corso delle perquisizione sono saltate fuori anche delle casse acustiche, risultate provento di furto sempre all’interno della scuola media statale di Torre di Mosto il 16 novembre scorso, nonché un cellulare “Samsung Galaxy Note 3” risultato provento di rapina ed estorsione ai danni di altro minorenne, residente San Donà di Piave. Il timore degli inquirenti è che gli episodi sinora accertati siano solamente una piccola parte delle angherie e soprusi, posti in essere dal ragazzo insieme ad alcuni suoi compagni, tuttora in corso di identificazione, in danno di altri minori del circondario.